Caratterizzazione dei materiali di natura organica costituenti le opere

I materiali di natura organica, sia di origine vegetale che animale (legno, fibre, osso, avorio, etc), sono stati ampiamente utilizzati dall’uomo fin dalle epoche più remote per la realizzazione di oggetti di uso comune e di opere d’arte.

Qualsiasi studio finalizzato alla conoscenza di un manufatto prende l’avvio dall’identificazione del materiale, o dei materiali, di cui esso è composto. Questi studi forniscono informazioni molto utili sia da un punto di vista storico-artistico (utilizzo dei diversi materiali in epoche passate, tecnologie di lavorazione utilizzate, rotte commerciali, etc) che da un punto di vista conservativo e del restauro.

Il legno

Per quanto riguarda le opere realizzate in legno la normativa UNI 1118:2004 Beni Culturali. Manufatti lignei. Criteri per l’identificazione delle specie legnose stabilisce i criteri da seguire nelle varie fasi dell’indagine di identificazione. Una preliminare ispezione del manufatto permette sia di individuare le differenti parti di cui è composta l’opera sia di stabilire quali sono le parti esposte del materiale ligneo utilizzabili per l’osservazione macroscopica o per la realizzazione di un prelievo. Questa operazione, ove possibile, dovrebbe essere eseguita direttamente dal biologo esperto di diagnostica che, grazie anche all’ausilio di strumentazioni quali videomicroscopi, può così valutare la possibilità di effettuare l’identificazione della specie lignea direttamente sull’opera. Questa eventualità è legata alla visibilità dei caratteri morfologici diagnostici del legno e al tipo di legno in esame. Qualora non fosse possibile effettuare l’identificazione direttamente sul manufatto dovranno essere prelevate piccole quantità di materiale (anche pochi millimetri possono essere sufficienti) che sarà poi analizzato in laboratorio. Ovviamente in caso di oggetti composti da più parti, il campionamento deve essere effettuato su ciascuna parte che, all’osservazione macroscopica preliminare, sia risultata di un materiale differente. Il legno deve essere prelevato in zone il più possibile nascoste, scegliendo porzioni già parzialmente distaccate, se presenti, ed evitando parti con evidenti difetti quali nodi o calli cicatriziali che, a causa di modificazioni dei caratteri morfo-anatomici, renderebbero impossibile la corretta identificazione. Dai campioni prelevati vengono ottenute sezioni sottili osservate poi al microscopio ottico per lo studio dei caratteri micromorfologici.

Le fibre tessili

Anche nel caso di manufatti tessili (reperti di tessuto o tele dipinte ad esempio) la caratterizzazione del materiale è il primo step conoscitivo ed il punto di partenza dell’analisi è sempre l’osservazione diretta ad occhio nudo o con lenti, videomicroscopi o stereomicroscopi. In questo caso il prelievo di un frammento dei filati è sempre necessario per identificare le fibre di cui sono costituiti. La scelta del punto di prelievo è dettata principalmente dallo stato di conservazione del manufatto. Per opere storiche solitamente il materiale è in buono stato di conservazione ed in quantità sufficienti da ottenere un buon campione. Per i manufatti archeologici spesso la situazione è più complessa a causa dei severi fenomeni di degrado che hanno interessato il materiale, in questo caso il campionamento solitamente si limita a piccoli frammenti già distaccati. Il campione prelevato viene analizzato in laboratorio, l’osservazione per mezzo di uno stereomicroscopio consente di caratterizzare il tipo di armatura e la tipologia di filati utilizzati. Per l’identificazione delle fibre, invece, queste vengono separate meccanicamente ed osservate al microscopio per individuare i caratteri morfologici.

L’offerta del laboratorio Bio.Co.Ré.

Il laboratorio Bio.Co.Ré. offre servizi di caratterizzazione di vari materiali di natura organica:

  • identificazione della specie legnosa utilizzata per la realizzazione di opere storico-artistiche o di reperti archeologici, anche legno imbibito di acqua
  • identificazione delle fibre tessili utilizzate per la realizzazione di tele o tessuti, anche di orgine archeologica
  • caratterizzaizone dell’impasto fibroso della carta
  • caratterizzazione di altri materiali quali materiali eburnei (osso e avorio), ambra, corno, corallo, tartaruga