Federica Antonelli

Biologa e Conservation Scientist, PhD in Scienze Tecnologie e Biotecnologie per la Sostenibilità con una tesi intitolata “Nanoparticle-based consolidants and natural biocides for waterlogged archaeological wood. Challenges in testing new materials with innovative techniques” incentrata sulla sperimentazione di nuovi materiali di origine naturale per il consolidamento e la conservazione del legno archeologico imbibito.

Durante il percorso professionale ha approfondito i diversi aspetti della biologia applicata al patrimonio culturale ponendo particolare attenzione sullo studio del legno archeologico e storico-artistico (caratterizzazione del materiale, studio del degrado e dei micro e macrorganismi responsabili) e dei manufatti lapidei sia in ambiente subaereo che subacqueo (identificazione degli organismi biodeteriogeni e valutazione/quantificazione del degrado da essi prodotto).

È collaboratrice esterna presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) da più di sei anni e nel 2020 ha fondato il laboratorio Bio.Co.Ré., che si occupa di indagini biologiche applicate ai beni culturali.

Docente a contratto e co-relatrice di tesi presso la Scuola di Alta Formazione e Studio per il Restauro dell’ICR (sedi di Roma e Matera) e l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.


PARTNER & COLLABORAZIONI

Natalia Macro

Conservation Scientist, PhD in Scienze Fisiche e Chimiche con una tesi intitolata “The paradox of conserving plastics: a contemporary challenge” focalizzata sullo studio multi-analitico di polimeri semi-sintetici e di sintesi (plastiche) impiegati come materiali nei beni culturali.

La sua esperienza primaria è in spettroscopia vibrazionale (micro-FTIR e Raman) e tecniche microscopiche (microscopia digitale portatile e ottica, microscopia a scansione elettronica accoppiata con microanalisi a dispersione di energia SEM-EDS), analisi termiche (analisi termica differenziale DTA e calorimetria differenziale a scansione DSC) ma anche in metodologie di analisi non-invasive quali fluorescenza dei raggi X e colorimetria.

Attualmente collaboratrice esterna presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) di Roma dove svolge attività legate alla diagnostica di opere d’arte sia moderne che antiche.

Docente a contratto e co-relatore di tesi presso l’ICR di Roma e Matera e presso la Scuola di Restauro ENAIP di Botticino (Brescia)

Vincitrice nel 2019 del premio “Young Researcher Award” insignito dalla rete di Scienza e Tecnologia per la Conservazione dei Beni Culturali spagnola TechnoHeritage

Carlotta Sacco Perasso

Conservation scientist, ha conseguito il Master di II livello in Management-Promozione-Innovazioni Tecnologiche nella Gestione dei Beni Culturali all’Università Roma Tre e il Master Biennale Internazionale di II livello in Culture del Patrimonio – Conoscenza, tutela, valorizzazione, gestione presso la stessa università

Attualmente è collaboratrice esterna dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) dove si occupa dello studio e della conservazione dei beni culturali sommersi presso l’Area di Biologia Marina del Laboratorio di Indagini Biologiche e presso il Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea dell’ICR.

È docente a contratto presso la Scuola di Alta Formazione per il Restauro dell’ICR (sedi di Roma e Matera).